Articoli con tag allarmismo

L’informazione RAI: i maiali più importanti delle persone

       Per fortuna che c’è la RAI, con i suoi 1.700 giornalisti!  Abbiamo 11 milioni di fumatori, la metà di essi morirà di fumo se non riesce a smettere, ne muoiono 240 al giorno, e guardiamo su cosa ci informava il 28 aprile 2009 non il Tg di Telescassata, o di  Nessuno Network, no, era quello dei professionisti dell’informazione: il TG2 RAI

(il filmato è di 8′ minuti)

 

D I S I N F O R M A Z I O N E a pagamento !! da TG2 RAI

 

Ovviamente a non-dare importanza ai fumatori non è solo la RAI, …

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Allarme Chinotto

 

chinotto1

“Quando è stata l’ultima volta che lo ha bevuto ?”   Dario cerca di far luce nella sua memoria ma non sa cosa rispondere al suo medico preoccupato, che perciò lo esorta ancora “Cerchi di ricordare ?  E’ stato più di un mese fa ?”.  Dario risponde “Penso di si, 6 mesi fa bevvi del Chinotto, era ad una festa… una specie di festa … ma tanto non fa differenza.  Ne bevvi 2 bicchieri … si, ricordo che insieme a me c’era un collega di studi con cui parlai.  6 mesi fa bevvi 2 bicchieri di Chinotto”, dice con un evidente senso di liberazione Dario, al suo medico. 

Dario è uno degli 11 milioni di tabagisti italiani, uno di quelli che gioca con la roulette russa chiamata “fumare” la quale, per restare nella metafora, è come una pistola a tamburo da 6 colpi con 3 pallottole, pistola che ha solo chi fuma; infatti la metà dei fumatori muore proprio a causa del fumare, il più rischioso comportamento che esista, mentre i media lanciano l’ultimo “allarme”: il caramello.

pistola-tamburo-tamburo

Il-cacciatore

           Ai fini pratici, Dario si comporta come Michael Vronsky (1) qui sopra, ha una pistola (il fumare) che in 3 casi su 6 (appunto la metà dei casi, indicata da OMS) lo ucciderà.  Lui non se ne rende conto, o comunque non riesce ad agire in modo a sé utile; ma per fortuna ci sono i media a ricordarci i pericoli … del chinotto  !       Infatti oggi ci pensa “La Repubblica” a (dis)informarci sui rischi del colorante caramello (vedi link), contenuto in alcune caramelle, nel chinotto; ma già immaginiamo spazi nei tiggì con giornalisti allarmati, che con lunghi servizi chiedono pareri a medici, scienziati, coltivatori, associazioni, baristi e cittadini;  chi ritiene che stiamo esagerando può rivedersi durata e soprattutto il tono del servizio del TG2 sulla fantomatica influenza suina(2), e farci sapere quanti sono morti (o anche solo malati) per il “pericolo” che gridavano i media allora.

           Questa tecnica di “La Repubblica” è nota, è meno violenta della censura ma addirittura più efficace, si chiama: Disinformare mediante un flusso continuo di informazioni inutili, che generano un frastuono che annebbia, confonde e distrae l’attenzione.   A chi obietta che i rischi ci sono non possiamo rispondere “Non ci sono”; in altre parole non entriamo nel merito dei rischi del caramello; a rigore non dovremmo scrivere “inutili” ma “poco utili” (non lo abbiamo fatto per brevità).    Resta comunque un fatto, verificato, emblematico e a conferma di quanto sosteniamo: “La Repubblica” mostra studi che citano un ente dell’OMS, lo IARC (3): ma lo stesso IARC nel 2004 concludeva  che “il fumo passivo è un cancerogeno certo per l’uomo” (IARC Monografia n.83-2004), ebbene questo non è che ha avuto meno risalto dai media: è stato letteralmente censurato, e resta solo su Internet.    Per brevità evitiamo di entrare nella nocività invece del fumo attivo.

       Con l’ulteriore differenza (e sempre nel senso che il fumo è un problema più grosso) che sono poche le persone esposte 8-12 ore al giorno a dosi di chinotto e caramelle (cosa che invece avviene per il fumo passivo, che inoltre è “cancerogeno certo per l’uomo”).   Il problema (dei media) è sempre lo stesso: “«Cane morde uomo»: non fa notizia.  Ma «Uomo morde cane», si”.       In altre parole, il fumare è completamente accettato (in quanto noto; ma quella di conoscerlo è una pia illusione), ma i “nuovi allarmi” no (“mucca pazza”, “influenza aviaria”, “influenza suina”, “mozzarelle blu”, “OGM”, ecc).   Questa si chiama Ignoranza Applicata, con elementi di Nuovofobia scema.   Gli OGM non hanno causato danni in nessuna persona, nemmeno un po’ di forfora, eppure sono dipinti come Il Male (pensiamo ai cartelli “Comune senza OGM”); in Giappone terremoto + tsunami + fughe nucleari hanno causato circa 12.000 morti, 3.000 in meno di quanti ne fa il fumo ogni giorno: commentiamo …?.    Ora abbiamo l’ “Allarme chinotto”, ma tra 6 minuti morirà un italiano solo perché è stato fumatore, e perché testate come “La Repubblica” non lo hanno informato adeguatamente o lo hanno distolto verso questioni molto meno rischiose e importanti come il caramello nel chinotto.


(1) Il personaggio de “Il cacciatore” interpretato da Robert De Niro.  Nel film era costretto dai vietnamiti che lo avevano imprigionato a giocare alla roulette russa con un altro prigioniero americano; visto che gli altri suoi colleghi prigionieri finivano male comunque, decise di mettere 3 pallottole nella pistola, mentre il collega era nel panico, per tentare un improvvisa reazione e sparare contro i guardiani.  Nel film riesce.

(2) Sull’ “influenza aviaria” riteniamo che l’OMS abbia commesso degli errori, circa il decidere di produrre troppi vaccini, in gran parte inutilizzati.

(3) IARC-logo

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Altro che rischio nucleare ! il tabacco uccide già 15.000 persone al giorno (1 milione nel 2011)

      

radiazioni-cartello

   Studiare non può che far bene, si impara tutto.  Seguire corsi di laurea e post-laurea, su ogni ambito, non fa che accrescere le proprie conoscenze e  competenze.   Ma tra tutte le conoscenze ce ne sono alcune molto particolari: le conoscenze su se stessi.  Avere come oggetto di studio le proprie percezioni, i propri modi di vedere, i propri limiti, è un esperienza diversa da qualsiasi altro studio: obbliga all’umiltà, costringe a fare i conti con la realtà, impone l’accettazione del fatto che quello che vediamo e sentiamo spesso non è “oggettivo” perché altre persone vedono e sentono diversamente.   Studiare psicologia serve anche a questo scopo; consente di confrontare il peso del pensiero “razionale” con quello delle emozioni, ma anche con le sistematiche e scientificamente stradimostrate distorsioni cognitive, gli errori di prospettiva, i modi di vedere, i pregiudizi (1), gli atteggiamenti, i sistematici errori di attribuzione causale (2) : e ciò senza avere alcuna “psicopatologia”, perfettamente sani di mente; per non parlare delle “distorsioni” di gruppo e delle influenze sociali.

 

     La paura ci controlla

Paura-da-film-Hitchcock

          Tornando alle emozioni, queste sono le attività psicofisiologiche che più ci devono ricordare che siamo animali, pertanto irrazionali; non si sostiene che tutte le emozioni siano negative, ma che a volte ci portano decisamente fuori strada, ci controllano.  L’emozione che più di tutte ci controlla è la paura: impone un’azione immediata.   Trovarsi in una condizione di paura è estremamente sgradevole, e per evitare questa facciamo qualunque cosa: anche il dimenticarci i calcoli più elementari, anche il dimenticarci di semplici confronti (che nemmeno sono “matematica”),

       Per farla breve, l’emozione-paura del momento è quella riferita al rischio di esplosione nucleare in alcuni dei 4 reattori della centrale nucleare giapponese di Fukushima.   La paura delle radiazioni sta governando mezzo mondo o di più: autorità, istituzioni, tecnici, cronisti, agenzie, cittadini, tutti con la paura delle radiazioni: perché “se subiamo radiazioni rischiamo di ammalarci e morire”, cioè esattamente quello che avviene (il morire) a 15.000 fumatori ogni giorno.   Vediamo ora sedicenti esperti (3) in preda alla paura subito a gridare in piazza “No alle centrali nucleari in Italia !!!” (4) , mentre sventolano la stessa bandiera: la paura.  

     L’IdV ha creato un flash-mob davanti alla Camera, con persone vestite di tute bianche, e mascherine, come quelle dei controllori di radiazioni: proprio per incutere ulteriore paura !! Non c’era molto di razionale in quel fare, visto l’abisso delle cifre del tabagismo.   Il PD si è aggregato nello sventolare questa bandiera, che non ha molto di meglio che i forconi dei contadini medievali.  Travaglio sforna filmati ancora contro una cosa ipotetica.  Tutti loro (anche tu che leggi ?) a sottolineare il rischio nucleare, e ad accettare la strage di fumatori.

        Le sigarette:

già ora 15.000 morti al giorno nel mondo

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E proprio mentre stavamo per citare il MPOWER OMS 2008 con le sue cifre (5.400.000 morti l’anno, quasi 14.800 al giorno), per coincidenza oggi la cifra “15.000 ci è stata riproposta da un’iniziativa molto più seria dell’attuale gridare “attenti al nucleare!!”, quella di “15.000 a day tramite Steve Hamill della GLOBALink-UICC.    Il testo di Steve è da incorniciare This week we passed a terrible milestone: 1,000,000 million dead from tobacco use in 2011. WLF, in partnership with other groups, has just launched an exciting online advocacy effort to combat the devastating impact of the tobacco epidemic and promote the importance of the upcoming UN Summit on Non-Communicable Diseases (NCDs). We need your help […].   The web site, 15000aDay.org, allows you to contact your UN Representative […] and urge them to take a strong stance during the Summit.“      Le cifre odierne causate da terremoto, tsunami e esplosioni nelle centrali sono dell’ordine di 5.000-10.000 : ma in un solo giorno il tabagismo uccide più della “catastrofe” giapponese: Questo è un fatto.  E il sito infatti si chiama “15.000 morti al giorno [per il fumo]” !!!   L’altro fatto è che istituzioni, media e agenzie non si rendono conto né di essere controllate dalla paura, né che il tabagismo uccide concretamente, oggi più di terremoti e tsunami e radiazioni, e domani, e tra 2 mesi: e se si continua così (parole di Margareth Chan nel 2008 – direttore di OMS) “nel XXI secolo il tabagismo ucciderà 1 miliardo di persone” , i cui piedi – mentre si pensa al rischio nucleare – somiglieranno a questi qui sotto … 

Sigarette-e-morte-obitorio

Ma se vuoi impedire a qualche fumatore di trovarsi così, se non ti piace che solo nel 2011 sono morti 1.000.000 di persone per le sigarette, puoi cliccare nel sito .


(1) I pregiudizi, si badi bene, sono anche positivi, utili e necessari; sapere come si comporterà la commessa media di un negozio italiano o un altra persona è indispensabile.

(2) L’attribuzione causale è il fenomeno per cui le persone attribuiscono le cause a quanto  osservano; c’è un ottimo libro che però è talmente ostico (perché il contenuto è pesante) che difficilmente si legge se non si ha l’obbligo dell’esame.  Si tratta di: Eraldo De Grada, Lucia Mannetti, L’attribuzione causale, (Il Mulino 1992, purtroppo fuori catalogo) .  Ma anche la sola lettura dell’indice di questo libro di Psicologia sociale, o di quanto emerge dalla ricerca sul sito de Il Mulino con “attribuzione causale”, rende conto dell’infinita serie di “distorsioni” che tutti abbiamo e che in gruppo o in società si moltiplica esponenzialmente.

(3) “sedicenti” limitatamente al fatto che non si accorgono di esser preda della paura.

(4) Come se averle da decenni dietro le Alpi, in Francia, fosse diverso che averle in Italia; inoltre l’energia nucleare di quelle centrali la utilizziamo già oggi.

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OGM o Marlboro ? La coerenza de "L’Espresso"

    Molto spesso “L’Espresso” pubblicizza le sigarette Marlboro, fingendo che associandoci dei capi di vestiario la cosa sia meno mortale.   Però alcuni mesi fa il settimanale “L’Espresso” volle informare gli italiani su un problema che ogni giorno miete decine di vittime e che ha fatto tanti morti che per il così elevato numero di bare necessarie a seppellire le vittime, sta causando dei disboscamenti in varie regioni del Nord Europa: è il “problema” degli OGM, i terribili Organismi geneticamente modificati.  Chi non conosce qualche amico o parente morto per OGM ?  Per non parlare poi dei malati da cibo OGM !  Le riviste di medicina sono piene di malattie da OGM, discusse in tutti i convegni medici.  Gli OGM sono terribili ! si possono insediare nei nostri cibi con effetti negativi o anche mortali.   E soprattutto “dietro” ci sono “le multinazionali” che sicuramente non possono che pensare solo ai loro interessi e non a quelli dei cittadini: corrompono amministrazioni e politici, quindi il quadro è chiaro.

LEspresso-Marlboro-classics-e-OGM-3

    Allora, e giustamente, con ponderata razionalità i tanti che osteggiano gli OGM usano parole da sempre miti e neutre come “contaminazione” per indicare che i semi di un campo hanno raggiunto un campo che era senza OGM.   Non mancano gli slogan freschi e simpatici come “OGM free” e le etichette rassicuratrici sui moltissimi cibi (“Per la tua salute questo dolce è garantito SENZA OGM”) o le tranquillizzanti voci che però può sentire solo chi fa la spesa alla Coop “… finché non saremo assolutamente certi che gli OGM non fanno male, noi di Coop preferiamo evitarli” (l’aggettivo “assolutamente” spiega tutto).

Ministri, amministratori, politici, associazioni ambientaliste, associazioni di consumatori e varie, cittadini, petizioni, iniziative, personaggi che ci mettono la faccia, “manifesti”, leggi, progetti di legge, iniziative di legge, cittadini, giornalisti, masse di gente, “isteria”, liti, assalti, boicottaggi, firme, adesioni, per un fenomeno che non ha mai ucciso nessuno, forse non fa male, e c’è il rischio che salvi molte vite dalla fame.    Inoltre la qualifica “OGM” non si può specificare dal punto di vista biologico o scientifico: questo lo sanno anche i ragazzi diciamo delle superiori;  ogni organismo si differenzia dagli altri per le sostanze di cui è composto, ma non esiste una classe di sostanze prodotte solo dagli OGM.  OGM è una tecnica per fare velocemente quello che l’uomo ha sempre fatto però con i secoli: cambiare gli organismi, adattandoli ad alcune esigenze.  Il concreto rischio che gli OGM possano ridurre la fame nei paesi poveri, non è mai citato da costoro.

Gli “OGM” sono il prototipo di quella che abbiamo chiamato “nuovofobia“, trappola per ignoranti e demagoghi in cui cade anche “L’Espresso” (che in quanto testata di informazione certe cose dovrebbe saperle) (1)  che, in modo singolare (ma frequentissimo) e ben esemplificativo, continua a pubblicizzare le sigarette.

– PERICOLO OGM – Con la copertina a destra già l’aggettivo “nascosti” non può che evocare oscure trame (complottismo) per celare gli ovvi (a questo punto!) mortali effetti degli OGM; addirittura si paventano danni (non esplicitati, per questo ancora più terrorizzanti) anche se li assumono solo gli animali che poi mangiamo !!  Ma perchè non fare una copertina con un fenomeno anch’esso indiretto (il fumo passivo) che uccide 7 italiani al giorno ?  E’ meno disinformativo ?    Comunque, ci ricorda l’autore, gli OGM “Si trovano anche nei prodotti bio” !!  (i puntini esclamativi sono impliciti): non c’è scampo.  Il finale del titolo è da antologia “E i consumatori sono senza difese” !! Si è creato  in modo facile un clima da allarme continuo, il quale crea le premesse nei cittadini ad accettare tutto in nome della sicurezza; far leva sulla paura è una tecnica sempre efficace perchè la paura è irrazionale.

   Il testo non consente alcuna calma; esordisce così “Invisibili.  Nascosti” e qui non possiamo non ripescare dagli episodi della nostra angoscia passata che la musica “Profondo rosso”, l’unica adeguata a descrivere lo scenario attuale tra ravanelli, patate, cicoria e cavoli verze ormai irrimediabilmente contaminati dai pestilenti OGM.  “Occultati […] e soprattutto serviti […]  Numeri sconosciuti ai più” (!) , “Così pochi sanno che con quegli stessi animali si producono anche i grandi marchi del Dop made in Italy […] senza nessun obbligo di informare” (per fortuna ci ha pensato il giornalista Tommaso Cerno, autore dell’inchiesta !).  “E’ così che l’Ogm si diffonde […] si perchè lo scontro che vede l’agguerrito ministro delle Politiche agricole Luca Zaia” (che i coltivatori dell’innocuo tabacco stanno ancora ringraziando per quanti soldi pubblici gli ha regalato).  “E’ il pasto di Frankenstein, denuncia la Coldiretti” (2); e poi foto esplicative (!).  Da ritagliare è  “Un rebus difficile da decifrare, i cui effetti sulla nostra salute non saranno chiari prima di molti anni“, frase che ormai ci condanna nel secolo appena iniziato non a seguire l’allarme scientificamente fondato dell’OMS sui miliardi di esseri umani che saranno vittime del fumo, ma un fenomeno pari alle bufale che girano in rete o alle famose “leggende metropolitane”. 

– IL DIZIONARIO DELLA PAURA

https://laboratoriogiovinezza.files.wordpress.com/2010/11/la_paura.jpg?w=359&h=495

– Poi “Mentre la polemica infuria, silenziose quelle tonnellate di mangime con il DNA modificato entrano ogni giorno in Italia da Argentina, …“.  Mangimi OGM sono diventati il piatto forte per “addirittura il triplo dei suini” !.  “Il falso OGM-free.  […]  Se fai un giro fra gli scaffali dei supermercati l’etichetta OGM in effetti è molto rara” infatti non si capisce a cosa possa servire.   Infine arriva la sentenza che nessun medico, scienziato, agronomo, dietista può ignorare: quella “degli italiani” !!! : l’80% di essi “si schiera ancora contro i cibi transgenici” .  Che dire  ?  Domattina per farci le analisi del sangue andremo “dagli italiani”, e soprattutto saranno loro ad interpretare i numeri che vi leggiamo.   Cerno sfiora una sola volta un elemento che stona a questa sublime parodia, cioè afferma che gli italiani hanno quel pensiero ma “magari senza sapere bene di cosa si tratti, visto che 4 adulti su 10 non conoscono nemmeno la sigla” (3); questo elemento non gli basta ad uscire dall’autoreferenziale e inattaccabile clima di complottismo che percepisce.  Poi “contaminazione”, “evitare”, “può nascondersi”, “a rischio”, “il consumatore non sa” (4), “dimostrano”, “sostanze modificate negli alimenti ci sono”, “perfino”, “positivo al test”, “non è garanzia che quella mutazione sia irrilevante”.    Un’arma sempre efficace è una frase come “Sui TIR in ingresso, un campione di alimenti su10 presentava tracce di OGM.  Tantissimi.  […]  eppure i controlli sono insufficienti”.  Poi “alimenti a rischio”, “siamo circondati” (!!), “migliaia di ettari, destinati ad aumentare”.  

Si cita Altroconsumo, rivista che noi apprezziamo molto per l’assoluta imparzialità, che afferma “chiediamo l’etichettatura completa dei prodotti […] il consumatore deve sapere tutto su ciò che acquista e mangia” (5).  Si prosegue “… troppo pochi per avere la certezza che quello che finisce in tavola sia davvero Ogm free” : poiché le certezze non sono di questo mondo, ecco instaurato il clima di guerra permanente, che mentre il tabacco uccide 240 italiani al giorno, dovrebbe essere combattuta contro gli OGM. 

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Il colore rosso è l’unico adeguato per un grafico a istogramma chiamato “Frankenfood” !! (questo è il tenore dell’articolo), “i semi di mais OGM voleranno dappertutto […] dando avvio anche in Italia alla contaminazione che Coldiretti annuncia come rischio globale” : per rimediare servirà qualcosa del calibro di Armageddon, come minimo .  “Naturale”, “non potrà avere certezze”, “chi mangia non lo sa”.

– TRANQUILLE SIGARETTE – La parte sinistra della prima immagine è una pagina intera che la Marlboro, attraverso il marchio “Marlboro Classics”, ha comperato (pagando) ai paladini della nostra salute de “L’Espresso” per pubblicizzare (indirettamente, ma funziona) un prodotto che se fosse scoperto oggi non sarebbe commercializzato in nessun paese del mondo (se non altro perché sconquassa le casse pubbliche devastando la sanità), un prodotto che è la prima causa di morte alle nostre latitudini e che uccide ogni giorno 240 italiani.

Complimenti a “L’Espresso” e a Tommaso Cerno. 

P.S. Come ultima immagine ne abbiamo scelto una dalla versione satirica del soggetto “Frankenstein”, quella famosa del film “Frankenstein junior” perché molto più adatta al carattere tragicomico dell’articolo e degli autori.


(1) E’ più plausibile che gridi “Pericolo OGM” proprio per disinformare ?  Noi ne siamo certi; decine di scemenze sparate, fatte solo per pensieri primitivi e infantili anzichè razionali e adulti, hanno proprio questo effetto pragmatico.  Disinformare con tonnellate di sciocchezze è efficacissimo.

(2) La Coldiretti è il soggetto che coltiva gran parte del tabacco italiano, che rende tabagisti (malati di “tabagismo”) cioè dipendenti dalla nicotina 11.000.000 di italiani, uccidendone 85.000 in un anno.

(3) 4 italiani su 10 sono convinti che il Sole sia un pianeta (Rapporto Observa, 2008). L’analfabetismo scientifico fino a pochi anni fa era esibito, oggi viene considerato almeno un diritto umano, implicito: se sbagli un congiuntivo sei deriso, ma chi non capisce una statistica, una somma banale, una nozione minima di scienza, ne va quasi fiero.

(4) Quanti degli 11.ooo.ooo (undicimilioni) di fumatori sa che le terapie attuali hanno un’efficacia anche del 30-45%, o che i farmaci appositi aumentano di molto le probabilità di restare non fumatore dopo 1 anno ?

(5) Però anche Altroconsumo non informa in ragione della quantità di persone interessate dal problema, della oggettiva pericolosità (l’epidemia tabagismo ha colpito 11milioni di italiani), delle grandi possibilità di curarsi che sono nate da pochissimi anni.   Il fumo uccide la metà dei consumatori: quanti di loro ne sono consapevoli ?  Quanti conoscono quanto indichiamo al punto (4) ?

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Perchè occuparsi solo dell’Aids, che fa pochissimi morti rispetto al fumo ?

 Abbiamo dimostrato qui che anche “Corriere della Sera” censura il tabagismo, senza menzionare mai addirittura il Rapporto MPOWER dell’OMS – 2009. Questo è uscito il 9/12/09 ma a tutt’oggi non è citato, e il tabagismo in genere (13 milioni di malati italiani) è censurato.

Eppure il 5 gennaio 2010 il “Corriere” ha un guizzo di interesse per la salute delle persone, dedicando lo spazio di una lettera ad una persona malata di Aids; ovviamente questo ultimo fatto non sarebbe criticabile in assenza della censura al tabagismo.  Viceversa, c’è la prova che il “Corriere” (no solo) non si occupa delle malattie quanto più sono gravi e diffuse, ma seguendo altri criteri.

La lettera in questione è scritta abbastanza bene, colpisce al cuore … ma solo a quelloI fatti sono tutt’altro, e ancora una volta non perchè lo pensi qualcuno ma perché è così, e lo afferma anche il Ministero della Salute: i fatti sono che da quando esiste l’Aids in Italia ha fatto meno della metà di quante ne fa il tabagismo … in un anno !  40.000 morti da quando esiste l’Aids, 40.000 morti in 5 mesi e mezzo di sigarette, questo è un fatto.

Ovviamente, poiché la lettera colpisce solo al cuore, è stata ripresa da diversi soggetti tra cui la rete tv “RAI News 24”, e il sentimentalistico (1) “Fahreneit” di RAI Radio 3.

Ecco i FATTI sull’Aids :

(fonte http://www.ministerosalute.it/hiv/paginaInternaHiv.jsp?id=198&menu=strumentieservizi ):

Datiepidem

(1) A volte è melenso, pur essendo generalmente di ottima qualità.

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La NUOVOfobia: la paura delle cose solo perché sono nuove

Quando i media usano verbi impersonali (1) lo fanno per sostenere che quanto affermano è condiviso da tutti: ma perchè hanno bisogno di sostenerlo ? In genere, o almeno per quello che ci interessa qui, il motivo è che l’affermazione si basa sul nulla; a parte i casi in cui il fatto è ad esempio un evento atmosferico (2), il verbo o il modo impersonale è un tentativo di rinforzare un’affermazione, e se chi la fa ha bisogno di rinforzarla dimostra lui stesso (non serve chiederglielo) che non è convinto di quanto dice.

Tutta questa filippica per mostrare, per osservare (senza inferire) il fatto socializzato del momento: vediamo titoloni di media e tiggì del tipo “E’ allarme influenza”. Un campione è qui sotto [tutti prime pagine (!) di siti di quotidiani del 3/11] :

NUOVOFOBIA-x

 

Come dicevamo tutte quelle affermazioni si – dati alla mano – si basano sul nulla; è la paura della nuova influenza, è la paura del nuovo. Lo stesso Ministro della salute Fazio ha ricordato che lo scorso anno l’influenza conosciuta fece 8.000 morti (3); noi continuamo a ricordare che il fumo ne fa 241 al giorno. Mettere quelle cose in prima pagina (“un morto”, “totale 18 morti”) , con foto ansiogene, sottolineando mille volte dei dubbi dimenticandosi di certezze molto più gravi, tutto questo è una forma di patologia della comunicazione, una patologia sociale, in cui si perde molto del legame con la realtà, che è fatta anche di fumatori.

Questo giornalismo è autoreferenziale. La versione “dotta” di questo pensiero la scrisse lo scienziato che ha fatto la storia dell’epistemologia e della cibernetica, e che ha “inventato” il costruttivismo e parte del pensiero sistemico: Heinz von Foerster

“E’ evidente che la nostra società soffre nel suo complesso di una grave disfunzione. A livello individuale tale disfunzione viene dolorosamente vissuta come apatia, sfiducia, violenza, distacco, impotenza, alienazione e così via. Io la chiamo «crisi partecipativa» poichè esclude l’individuo dalla partecipazione al processo sociale. La società si trasforma in «sistema», estabilishment, e così via, una specie di orco kafkiano spersonalizzato e dotato di volontà propria.
Non è difficile capire che la causa fondamentale di questa disfunzione è l’assenza di un input adeguato, tale che l’individuo possa interagire con la società. I cosiddetti «canali di comunicazione», i «mass media», funzionano in un senso solo: essi parlano, ma nessuno può loro rispondere. Manca l’anello di feedback, e di conseguenza il sistema non può più essere controllato.(Heinz von Foerster, “Sistemi che osservano”, Astrolabio, ed.orig 1981)

A questi media manca il feedback dalla realtà, ad esempio dal calcolo delle decine di migliaia di tabagisti che soffrono ogni giorno, che sono dipendenti dalla nicotina, eccetera.

(1) Es. “Si teme che …”,”Ormai è (sostantivo) …” , “C’è l’allarme (aggettivo/sostantivo)…”; anche senza verbo “Allarme yyyyyyyy….”

(2) “.. ha piovuto”, “… è freddo, è inverno …”

(3) Abbiamo il sospetto che molti siano morti perchè già messi male a causa del tabagismo.

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Chi limita la libertà di stampa ?

censura 1

Chi era che durante la Giornata mondiale contro il fumo 2009 ha impedito ai giornalisti che oggi hanno manifestato “Per la libertà di stampa”, di informare i cittadini sul tabagismo  ?  
 
Chi gli impedisce di fare servizi proporzionalmente al numero dei fumatori che muoiono ?  
 
Chi gli ha imposto con ricatti (!), con minacce (!!), o con la forza (!!!), di non intervistare medici e psicologi riuniti all’Istituto Superiore di Sanità come ogni 31 Maggio per cercare di salvare i 13 milioni fumatori ?   
 
E’ da chiedere.
Perchè di giornalisti non ce ne era nemmeno … uno.

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Formaldeide dalla Cina ! (e quella nel tabacco?)

Formaldeide dalla Cina !! (e quella nel tabacco ?)

Quello in cui viviamo è un ambiente in cui l’intero tabagismo viene radicalmente negato, anche – ma non solo – perchè ci si è abituati; si definisce così il Sistema del Tabagismo, un insieme di soggetti e processi che – come spiegato nei testi sulla Teoria dei sistemi – non mira alla “logica”  (cioè alla sopravvivenza dei tabagisti), ma alla sua coerenza.

Ogni tanto il giornalista di turno lancia il periodico nuovo “Allarme Yyyyyy ” e molti vanno a preoccuparsi.  Nell’agosto 2007 ci fu l’

Allarme formaldeide nei vestiti dalla Cina !!!” (con 3 punti esclamativi).

L’ADUC (1) ci informa che in alcuni (quali?) abiti dalla Cina ci sarebbe una quantità esagerata di formaldeide, quindi tutti i media lì a gridare “Allarmeeee formaldeide !!!  ” : purtroppo per costoro e soprattutto per i tabagisti, la formaldeide è GIA presente nel fumo di tabacco, in quantità significativa.  Ci informa di questo l’Università “Minerva” (2) di Torino (che è un po’ più autorevole dell’ Aduc, ma questo coltello lo affonderemo in fondo) affermando “[la formaldeide] nell’ambiente interno deriva principalmente da resine di urea-formaldeide e dal fumo di tabacco“, cioè fumo o mobili.

E’ la formaldeide – insieme a acetaldeide, acroleina (3) – a causare la tipica irritazione di occhi e faringe in chi è costretto al fumo passivo.  Il Dottor Ameglio della ASL 7 di Siena (4) ad esempio ci informa che tra le “sostanze irritanti e tossiche”  del fumo  ci sono :

” fenoli, cresoli, formaldeide, acroleine, acetaldeide, ossido di azoto, ammoniaca [che] danneggiano il meccanismo della clearance muco-ciliare, provocano aumento della secrezione bronchiale e favoriscono il ristagno degli agenti infettivi e di quelli irritanti e/o cancerogeni, principali momenti causali della bronchite cronica, dell’enfisema polmonare post bronchite, dell’asma bronchiale e del cancro polmonare.” .  Cioè la formaldeide del tabacco causa bronchite, enfisema, asma e cancro: è un po’ peggio delle fantomatiche irritazioni da abiti cinesi.  Eppure ….

La formaldeide delle tonnellate di sigarette fumate dai poveri tabagisti causa malattie e morte: eppure media e Aduc si preoccupano di quella presunta di alcuni abiti cinesi: questo dimenticarsi dei fumatori è crudele e singolare ma costitutivo del Sistema del Tabagismo.   A parte che gli abiti non danno dipendenza, osserviamo un fatto ancora più singolare: quando negli anni 2000-3 molti di noi chiedevano all’Aduc un aiuto per la legge contro il fumo passivo, l’Aduc (o meglio il Presidente-monarca) minimizzava sempre, sempre, sempre; diceva “I problemi sono ben altri” (il classico benaltrismo) e non considerò mai il fatto del fumo passivo e men che mai quello attivo: perchè ?

Perchè il Presidente è tabagista, cioè dipendente dalla nicotina che cerca ogni mezz’ora tramite le sigarette.  Per questo suo stato di dipendenza non si è mai preoccupato nè di se stesso nè degli 11.000.000 di tabagisti come lui che fumano formaldeide tutto il giorno; ma oggi si preoccupa per la formaldeide che sarebbe in alcuni abiti [a naso, ricordo che dopo alcuni mesi anche l’ADUC prese a interessarsi del tabagismo].

Questo è il Sistema del Tabagismo, il ST cerca di automantenersi, stabilmente e coerente a se stesso.

MD

(1) http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/08_Agosto/20/vestiti_cinesi_tossici.shtml
(2) http://www.minerva.unito.it/Chimica&Industria/MonitoraggioAmbientale/A4/Confinati6.htm
(3) http://www.asl10.piemonte.it/sert/Lesostanze/1tabacco.htm
(4) http://sia.dfc.unifi.it/documenti/testotabaccomaster6.doc

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