Articoli con tag controllo delle masse

Migliaia di italiani potrebbero non morire di cancro né di infarto; ennesimo allarme di Città del tabacco

              Proseguono purtroppo ma doverosi gli allarmi lanciati da Citta del tabacco; ora ci ricorda non che ci sono 11 milioni di tabagisti in Italia e che soffrono e muoiono come zanzare (la metà di essi morirà solo a causa del tabacco), non che i fumatori sono costretti alla dipendenza, a soffrire, ad avere pochissimi contatti con personale sanitario preparato, ma che chi vende tabacco mortale avrebbe … perso 210 milioni!  Magari quei milioni sarebbero utili a medici e psicologi per curare o aiutare i tabagisti, ma Il Sole 24 ore ci rammenta di ben altre priorità, cioè che dovevano servire a coltivare il mortale tabacco: il rischio è che migliaia di italiani potrebbero non morire di cancro né di infarto.  Qualcuno faccia qualcosa, perché anche le agenzie funebri andrebbero sul lastrico !

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“Parla di tutto, tranne che del tabagismo” : Chomsky spiega il controllo sociale

    Nel 1984, anno imbarazzante, Chomsky spiegò come è possibile che in un sistema “democratico” alcuni argomenti siano accuratamente evitati. : è La Fabbrica del consenso . Infatti i sistemi di potere economico, mediatico, politico, concedono spazio solo a chi si attiene a quella che lui definisce “Religione di Stato” (= lo Stato è tendenzialmente buono).    Il sistema sociale definisce una cornice (meglio se implicita!), un perimetro di argomenti che non si deve valicare: oltre ci sono i tabù, come il tabagismo

            “I critici rafforzano questo sistema accettando senza discussione tali dottrine e limitando [autocensura] le proprie critiche alle questioni tattiche che sorgono al loro interno […] ed è proprio a causa del loro notevole contributo al controllo del pensiero che i critici sono tollerati, anzi onorati, perché si attengono alle regole.  […]  quanto sia utile ai fini dell’indottrinamento l’esistenza di una classe di critici che denuncia gli errori e i fallimenti della leadership mentre adotta senza discussione i presupposti fondamentali della religione di Stato. ”  Uno di questi presupposti, quasi universalmente accettati da tutti i sedicenti critici, politici, intellettuali, professori e strilloni vari, è “…. del mortale tabagismo non si discute!  pena l’esclusione sociale”.

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Conta più 1 cane che 11milioni di fumatori

       Nel 2008 lanciammo una petizione per i fumatori, insieme ad altre iniziative (manifestazione, documenti, proposte politiche di cura e prevenzione) sempre per i fumatori:  nonostante Internet con la sua facilità e versatilità, firmarono 7 (sette) persone.

Petizione per un cane - Piace a 11milaaaaaa

Nel leggere che invece per 1 (un) cane hanno firmato in 4.500 (1) e approvato in 11.000 (con il “Mi piace” di Facebook),  …. possiamo concludere che per costoro e che per “la società” sono più importanti i cani dei fumatori ??

      Tra le varie spiegazioni di questo fenomeno estremo, c’è quella, dimostrata scientificamente e nota agli psicologi sociali, chiamata “Errore di disponibilità” (Sutherland S., Irrazionalità. Perché la nostra mente ci inganna e come possiamo evitarlo, 2010), un errore cognitivo universale a cui si può rimediare solo con la calma e la ponderazione : cioè la persona si fa guidare dalle prime cose che gli vengono in mente, e/o da quelle più salienti.  Queste cose “salienti” hanno permesso agli ominidi di sopravvivere e bene nella savana di 100.000 anni fa; oggi in una società che si definisce “moderna” sono fuorvianti.  In questa pagina Chomsky elenca con linguaggio chiaro e onesto, le 10 Regole per controllare le masse, che ci sembrano tutte importanti e in primis questa :
Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente. Quanto più si cerca di ingannare lo spettatore, tanto più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se questa avesse 12 anni o meno, allora, a causa della suggestionabilità, questa probabilmente tenderà ad una risposta o ad una reazione priva di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno “.

(1) La petizione è qui

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Altro che rischio nucleare ! il tabacco uccide già 15.000 persone al giorno (1 milione nel 2011)

      

radiazioni-cartello

   Studiare non può che far bene, si impara tutto.  Seguire corsi di laurea e post-laurea, su ogni ambito, non fa che accrescere le proprie conoscenze e  competenze.   Ma tra tutte le conoscenze ce ne sono alcune molto particolari: le conoscenze su se stessi.  Avere come oggetto di studio le proprie percezioni, i propri modi di vedere, i propri limiti, è un esperienza diversa da qualsiasi altro studio: obbliga all’umiltà, costringe a fare i conti con la realtà, impone l’accettazione del fatto che quello che vediamo e sentiamo spesso non è “oggettivo” perché altre persone vedono e sentono diversamente.   Studiare psicologia serve anche a questo scopo; consente di confrontare il peso del pensiero “razionale” con quello delle emozioni, ma anche con le sistematiche e scientificamente stradimostrate distorsioni cognitive, gli errori di prospettiva, i modi di vedere, i pregiudizi (1), gli atteggiamenti, i sistematici errori di attribuzione causale (2) : e ciò senza avere alcuna “psicopatologia”, perfettamente sani di mente; per non parlare delle “distorsioni” di gruppo e delle influenze sociali.

 

     La paura ci controlla

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          Tornando alle emozioni, queste sono le attività psicofisiologiche che più ci devono ricordare che siamo animali, pertanto irrazionali; non si sostiene che tutte le emozioni siano negative, ma che a volte ci portano decisamente fuori strada, ci controllano.  L’emozione che più di tutte ci controlla è la paura: impone un’azione immediata.   Trovarsi in una condizione di paura è estremamente sgradevole, e per evitare questa facciamo qualunque cosa: anche il dimenticarci i calcoli più elementari, anche il dimenticarci di semplici confronti (che nemmeno sono “matematica”),

       Per farla breve, l’emozione-paura del momento è quella riferita al rischio di esplosione nucleare in alcuni dei 4 reattori della centrale nucleare giapponese di Fukushima.   La paura delle radiazioni sta governando mezzo mondo o di più: autorità, istituzioni, tecnici, cronisti, agenzie, cittadini, tutti con la paura delle radiazioni: perché “se subiamo radiazioni rischiamo di ammalarci e morire”, cioè esattamente quello che avviene (il morire) a 15.000 fumatori ogni giorno.   Vediamo ora sedicenti esperti (3) in preda alla paura subito a gridare in piazza “No alle centrali nucleari in Italia !!!” (4) , mentre sventolano la stessa bandiera: la paura.  

     L’IdV ha creato un flash-mob davanti alla Camera, con persone vestite di tute bianche, e mascherine, come quelle dei controllori di radiazioni: proprio per incutere ulteriore paura !! Non c’era molto di razionale in quel fare, visto l’abisso delle cifre del tabagismo.   Il PD si è aggregato nello sventolare questa bandiera, che non ha molto di meglio che i forconi dei contadini medievali.  Travaglio sforna filmati ancora contro una cosa ipotetica.  Tutti loro (anche tu che leggi ?) a sottolineare il rischio nucleare, e ad accettare la strage di fumatori.

        Le sigarette:

già ora 15.000 morti al giorno nel mondo

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E proprio mentre stavamo per citare il MPOWER OMS 2008 con le sue cifre (5.400.000 morti l’anno, quasi 14.800 al giorno), per coincidenza oggi la cifra “15.000 ci è stata riproposta da un’iniziativa molto più seria dell’attuale gridare “attenti al nucleare!!”, quella di “15.000 a day tramite Steve Hamill della GLOBALink-UICC.    Il testo di Steve è da incorniciare This week we passed a terrible milestone: 1,000,000 million dead from tobacco use in 2011. WLF, in partnership with other groups, has just launched an exciting online advocacy effort to combat the devastating impact of the tobacco epidemic and promote the importance of the upcoming UN Summit on Non-Communicable Diseases (NCDs). We need your help […].   The web site, 15000aDay.org, allows you to contact your UN Representative […] and urge them to take a strong stance during the Summit.“      Le cifre odierne causate da terremoto, tsunami e esplosioni nelle centrali sono dell’ordine di 5.000-10.000 : ma in un solo giorno il tabagismo uccide più della “catastrofe” giapponese: Questo è un fatto.  E il sito infatti si chiama “15.000 morti al giorno [per il fumo]” !!!   L’altro fatto è che istituzioni, media e agenzie non si rendono conto né di essere controllate dalla paura, né che il tabagismo uccide concretamente, oggi più di terremoti e tsunami e radiazioni, e domani, e tra 2 mesi: e se si continua così (parole di Margareth Chan nel 2008 – direttore di OMS) “nel XXI secolo il tabagismo ucciderà 1 miliardo di persone” , i cui piedi – mentre si pensa al rischio nucleare – somiglieranno a questi qui sotto … 

Sigarette-e-morte-obitorio

Ma se vuoi impedire a qualche fumatore di trovarsi così, se non ti piace che solo nel 2011 sono morti 1.000.000 di persone per le sigarette, puoi cliccare nel sito .


(1) I pregiudizi, si badi bene, sono anche positivi, utili e necessari; sapere come si comporterà la commessa media di un negozio italiano o un altra persona è indispensabile.

(2) L’attribuzione causale è il fenomeno per cui le persone attribuiscono le cause a quanto  osservano; c’è un ottimo libro che però è talmente ostico (perché il contenuto è pesante) che difficilmente si legge se non si ha l’obbligo dell’esame.  Si tratta di: Eraldo De Grada, Lucia Mannetti, L’attribuzione causale, (Il Mulino 1992, purtroppo fuori catalogo) .  Ma anche la sola lettura dell’indice di questo libro di Psicologia sociale, o di quanto emerge dalla ricerca sul sito de Il Mulino con “attribuzione causale”, rende conto dell’infinita serie di “distorsioni” che tutti abbiamo e che in gruppo o in società si moltiplica esponenzialmente.

(3) “sedicenti” limitatamente al fatto che non si accorgono di esser preda della paura.

(4) Come se averle da decenni dietro le Alpi, in Francia, fosse diverso che averle in Italia; inoltre l’energia nucleare di quelle centrali la utilizziamo già oggi.

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1984 di Orwell – 18^ puntata: Coldiretti pensa al benessere degli italiani … col tabacco (incostituzionale)

          Nell’Oceania raccontata da Orwell un certo Smith era addetto a riscrivere (letteralmente!) la storia: sostituiva i testi di lettere, documenti, atti formali, comunicati stampa, libri, dichiarazioni, Leggi e decreti, insomma tutto quanto era stato scritto, per renderlo conforme alle direttive del “Grande Fratello” .  L’Oceania era uno contesto folle, disumano, assurdo (Orwell si sarebbe ispirato all’URSS del dopoguerra) in cui ogni cittadino era spiato 24 ore al giorno tramite un teleschermo (in realtà una telecamera) in ogni locale: il controllo era totale, ogni protesta era impossibilitata a crescere.

Coldiretti

         Gli italiani (anche tu che leggi) forse ritengono che (per chi ha letto “1984”) quel contesto sia solo una finzione romanzata o possibile solo al tempo dei bolscevichi : ma la realtà non può che superare la fantasia più spericolata e oggi ne vediamo un esempio.

1984Benvenutiacartellostradale

           Il tabacco è la prima causa di morte in Italia, uccide 240 italiani al giorno; eppure c’è chi protesta non contro questa strage di innocenti ma perché … si vende poco tabacco : perché non si fa la stessa domanda agli “spacciatori”  ?  L’obnubilamento anche delle minime facoltà cognitive operate dal contesto verso i cittadini della civile Italia, è stupefacente.

1984-Big-brother-watch-you

          Coldiretti, quella che ogni settimana manifesta nella penisola terrorizzandoci contro gli OGM, e per rassicurarci che i suoi prodotti sono sicuri e di qualità, coltiva il tabacco, che uccide i fumatori (in realtà ne uccide la metà).   Coldiretti ha agito verso la manifatture tabacchi affinché non cali troppo la vendita di tabacchi.  Decine di coltivatori del mortale tabacco Coldiretti hanno manifestato e nessuno ha notato nulla.

          Potremmo scrivere ancora per una settimana; in piccola parte le considerazioni, i paragoni, le valutazioni sui mortali paradossi italiani (non solo).   

      Lasciamo a chi legge le opportune considerazioni, e una domanda: chi ti sta guardando in questo momento ?  Perché non trai le ovvie conclusioni ?

     Invitiamo poi a trarre le conclusioni sul cos’è il produrre tabacco, alla luce dell’Articolo 41 della Costituzione Italiana

      


(1) TABACCO: COLDIRETTI IN PIAZZA, PRUDENTE SODDISFAZIONE PER IMPEGNI 
 
(ASCA) – Roma, 16 feb – ”Esprimiamo una prudente soddisfazione per l’annunciata disponibilità delle manifatture ad assumere adeguati impegni all’acquisto del tabacco coltivato in Italia ma continueremo a presidiare tutti i prossimi appuntamenti in attesa della loro formalizzazione”. E’ quanto ha affermato Gennaro Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti e presidente dell’Organizzazione Nazionale Tabacco (Ont) nel commentare le dichiarazioni rilasciate dagli Assessori all’agricoltura della Regione Campania Vito Amendolara e dell’Umbria Fernanda Cecchini che sono scesi tra il migliaio di coltivatori di tabacco provenienti da tutte le regioni produttrici (Campania, Veneto, Umbria, Toscana e Lazio) che hanno manifestato in occasione degli incontri bilaterali tra i rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero delle Politiche Agricole e le singole manifatture.

In Italia – sottolinea la Coldiretti – ci sono oltre 29mila ettari coltivati a tabacco, soprattutto in Campania, Veneto, Umbria, Toscana e Lazio, in oltre 5700 aziende che garantiscono ben 33 milioni di ore di lavoro all’anno solo nelle campagne.

(1) stessa notizia da La Repubblica;   Il Tempo;

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Razzismo o Tabagismo ?

Divieto 

Esperimento di psicologia sociale:
Su Google cerca “yara razzismo” e conta quante pagine ne parlano (editoriali “antirazzisti”, indignazione, critiche, ..). Poi conta quanti sono i morti per il razzismo in Italia in un anno, dividi per il numero di morti causati dal tabagismo, ed ottieni:
1. Il peso reale dell’importanza degli editoriali sopra citati (avrai eliminato il sentimentalismo).
2. Una misura approssimativa ma sufficiente di quanto poca sia la distanza in termini di razionalità, aderenza alla realtà e “dignità”, tra il pensiero “razzista” e quello “antirazzista” .
3. La cifra dell’ignoranza DOC degli autori degli editoriali “antirazzisti” (ci riferiamo alle precise persone, che sono letteralmente ignoranti).
4. Leggendo gli editoriali prima indicati avrai partecipato ad uno degli infiniti esperimenti tratti da “1984” il celebre romanzo di Orwell sul controllo del pensiero delle masse Stella (ma anche degli “intellettuali”, quelli che dopo “il cartello razzista di Brembate” si sono profusi in forbiti editoriali).
Prima o poi gli europei dovranno venire a patti col fantasma dell’olocausto (del quale i viventi oggi non hanno alcuna colpa) invece di ravvivarlo alla minima reazione “di pancia” di un qualunque cittadino.
1 (un) cittadino in provincia di Bergamo espone un cartello “razzista” e via editoriali, riflessioni, articoli, indignazione, prese di distanza, tutti anch’essi provienenti dalla medesima pancia; meno, ma sempre “di pancia”: perchè ?
Ogni giorno muoiono 240 (duecentoquaranta) fumatori italiani senza che nessuno degli autori degli editoriali sul “razzismo” dica nulla: la morte è un po’ peggio che l’essere discriminati, e la differenza di cifre è abissale, ma questo gli “antirazzisti” non lo capiscono, letteralmente non lo capiscono.
Discutere del “razzismo” va bene ma ogni tanto ci si sforzi di essere veramente migliori dei razzisti.

 

Stella vedi anche Gustav Le Bon, Psicologia delle folle, 1896

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3 x Ustica = 1 giorno di sigarette (tutti i giorni)

 

IMMAGINA di essere un coltivatore :

è possibile! Immagina di avere centinaia … migliaia di ettari di diverse coltivazioni, in una regione arida e quindi dai frequentissimi incendi. Immagina che nel 1980 ci fu un incendio che nella piantagione Sud-23 bruciò 81 alberi da frutto, incendio che non si è ancora saputo se fosse casuale o (più probabile) doloso e con implicazioni politiche. Immagina di sapere da decenni che gli incendi più distruttivi si verificano sempre nella piantagione indicata con “Nord-Est 12”, dove ogni giorno bruciano circa 240 piante, tutti i giorni, con qualche leggera variabilità. Immagina che questa sia l’area prima in lista per numero di perdite. Immagina che i danni della piantagione Nord-Est 12 ti causino ogni anno la perdita di 85.000 piante, tutti gli anni. Tutto chiaro ?

Quale piantagione sarebbe nella tua mente tutti i giorni ? Quale sarebbe il tuo primo problema il primo incendio di cui discutere, per il quale cercheresti aiuto, consulenze, esperti e fondi pubblici: quello accaduto 31 anni fa e ormai definitivamente spento ? Oppure ti dedicheresti per primo all’area Nord-Est 12 ??

Se hai scelto la 2^ opzione stai affrontando i problemi della tua azienda razionalmente e in modo condivisibile. Se hai scelto la 1^ opzione stai facendo quello che oggi hanno fatto media, politici, e (purtroppo) anche le istituzione: rivangare su un problema certamente degno di discussione ma i cui danni SONO TERMINATI IL GIORNO STESSO, e sono stati limitatissimi.

3 x DC9Itaviaovale

=   

marlboro

ALLORA …

… se hai avuto la pazienza di arrivare fin qui, ci permettiamo qualche critica a quanto si mette in atto nello stabilire i criteri (ma senza dirlo esplicitamente, altrimenti la finzione viene svelata!) con cui viene stabilita l’importanza de “ I Problemi”.   Non si può non criticare non il fatto in sé che in questi giorni (e ogni 27 giugno) si parli dell’esplosione dell’aereo nei cieli di Ustica (nel 1980, 81 morti), ma che si dia spazio sproporzionato a questo, insieme al negare e al censurare (1) la strage quotidiana fatta dal tabagismo: 240 morti al giorno

L’incendio di Ustica si è spento il giorno stesso; l’incendio del fumo fa molti più morti ed è sempre accesso: oggi. 

Dietro il parlare di Ustica NON c’è interesse per la vita delle persone, ma esibizionismo.

     In questi giorni i media e i politici (2) non hanno lesinato in quanto a esibire posticcia “indignazione” (3) per le vittime, e ad ostentare il proprio conoscere i fatti (manifestando implicita e plateale ignoranza rispetto al fumo).  Giornali, serate, inchieste, tutti a discutere di un fatto che:

  • è miliardi di volte meno grave del tabagismo
  • ha fatto tanti morti quanti ne fanno le sigarette in solo 8 (otto) ore
  • è finito (mentre il tabagismo è ancora in corso)

          Poiché i criteri suddetti sono tra i peggiori che si possano adottare, critichiamo anche il far leva sulle vittime gridando “… ci sono 81 .. vergogna !!… strage di Stato !!” : vergognati TU, che non sai nemmeno far di conto, né capire la differenza tra un incendio spento e un incendio acceso.   Lì 81, qui 81 si fanno in 8 (otto) ore, cioè 240 al giorno; 11 milioni di dipendenti, qui 5.500.000 italiani che moriranno (la metà dei fumatori muore a causa delle sigarette) solo perché oggi sono fumatori e tu per salvarli stai indagando su “Ustica”. 

     Così Pino Pallino, lo zio di Caio,  il nipote di Tizio, la sua vita, la sua famiglia, la sua storia, non vale nulla se muore di fumo ma di botto diventa primario se muore “il giorno prima” nell’aereo di Ustica.  A Roma si dice “le chiacchiere stanno a zero” e infatti le immagini sopra mostrano che ogni giorno il fumo fa tanti morti quanti 3 “aerei di Ustica”, perché 81 x 3 fa proprio 243 che è il numero di morti da sigarette in Italia, al giorno, ogni giorno.

   DC9Itaviaovale+ DC9Itaviaovale +DC9Itaviaovale  marlboro

N.B. Questo articolo era stato scritto il 28/6/2010 : dopo un anno (27/6/2011) non è cambiato nulla: stessa esibizione di dolore, stesse interviste ai membri dell’associazione, stesso numero di fumatori morti.

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(1) Si censura nonostante, anzi forse si censura molto più, ora che i media gridano “attacco all’informazione !!” criticando la “legge bavaglio” (che limita moltissimo la possibilità di pubblicare di indagini e di intercettazioni).  Inoltre la censura più efficace è l’AutoCensura, quella che tutti mettiamo in atto per farci accettare dagli altri.

(2) Purtroppo lo hanno fatto anche le Istituzioni;  le prime 3 cariche dello Stato hanno (quantomeno) detto qualcosa circa “la strage di Ustica”, ma  insieme al continuare ad accettare il tabagismo.  Si sono rivolti anche ai “parenti delle vittime”, come se gli 85.000 morti annui da fumo non lo fossero.

(3) Una indignazione del tutto posticcia, melensa, e razzista, perchè discrimina negativamente e in modo assoluto tra categorie di persone: da un lato chi-muore-su-un-aereo-per-vicende-sospette-con-implicazioni-politche viene considerato degno del massimo interesse, dall’altro 11.000.000 di fumatori completamente e sistematicamente discriminati, annullati come persone e come tutto.

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Realizzato quanto descritto da Orwell in “1984”

1984Benvenutiacartellostradale

    Certi fenomeni si possono descrivere con ricchezza solo col linguaggio dei romanzi; se poi questo linguaggio lo utilizza un genio come Orwell, si raggiunge la perfezione. Attenzione: quanto scriviamo qui lo può comprendere solo chi ha letto “1984”, il romanzo con cui Orwell descrive come si manipola il pensiero, come agisce la censura a livello sociale, il totalitarismo, come si controlla il pensiero delle persone.

Solo chi ha letto “1984” può comprendere come si arriva a far si che quando uno vede 4 dita, costui dica poi di vederne “5, oppure 3. Alla fine del lavaggio del cervello pure Winston, il personaggio principale di “1984”, pure lui si convince di vedere 5 dita, e lo dice, lo dice ad uno dei “Capi” dei servizi del paese Oceania in cui è ambientato il romanzo: dice “… vedo 5 dita, io vedo 5 dita !!!” .

Scriviamo questo perché nemmeno oggi che è la Giornata mondiale contro il fumo, nemmeno oggi dove tutti sanno quanto costa il fenomeno, ebbene nemmeno oggi (almeno in Italia) si è riusciti a fare il computo dei morti da fumo; nemmeno oggi si è riusciti a pensare ai 240 fumatori uccisi.

Qualche media ha parlato del fumo ma la “notizia” dei media oggi unanimemente è stata “10 morti uccisi dagli israeliani in una nave che portava aiuti a Gaza”; immediatamente i 3-4 neuroni di cui dispongono giornalisti e politici di “1984” (soprattutto quelli di sinistra) si sono saturati, fingendo “dolore” e preoccupazione: questo è il totalitarismo, il regime che consente solo di trattare le morti violente e che VIETA di trattare quelle da tabagismo.

Con l’attuale condizionamento infatti quei 10 (dieci) morti sono diventati più importanti da coprire del tutto gli 85.000 l’anno per il fumo. In questa Oceania del 2010, in questo Titanic che sicuro solca i mari incurante della scia di sangue dei fumatori che segue, in questa Tabaccopoli senza saperlo, 10 morti sono diventati più importanti di 85.000. Qui oggi 10 è maggiore di 85.000; 10 > 85.000 o, per dirla appunto col linguaggio orwelliano, a costoro gli hanno mostrato le 4 dita di “1984” ma loro dicono “… vedo 5 dita, io vedo 5 dita !!!” .

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Quando 5 è maggiore di 100 (La “Giornata della memoria” …& dimenticare i 100 milioni di fumatori morti)

Il 31 Maggio sentiremo tante affermazioni, tanta indignazione, tante iniziative come ne vediamo il 27 Gennaio ?   Il problema – nel Sistema del Tabagismo – non è tanto quello che si fa, ma quello che non si fa.  Occuparsi dell’Aids, della leucemia, dell’amianto, del terremoto di Haiti, della droga eccetera non può che andar bene: ma perché non occuparsi anche del tabagismo ?

Ricordare l’Olocausto (finito 50 anni fa) con la “Giornata della memoria” va bene.  Certo non si può non notare che il fenomeno è … finito, che vede tutti d’accordo e soprattutto nel non fare quasi nulla.  Diciamo comunque che “va bene” se non altro perchè non nuoce.    Ma perché non avere memoria anche del tabagismo (ancora in corso), con la “Giornata della matematica”  ?   O semplicemente darsi da fare il 31 Maggio ???

Perché “La Giornata della matematica” ?  Facciamolo dire all’OMS :

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(“Nel 20° secolo l’epidemia di tabagismo ha ucciso 100 milioni di persone nel mondo”, OMS Rapporto MPOWER 2008)

Perché è la matematica a dimostrare che il tabagismo nel XX secolo ha ucciso 100 milioni di persone, mentre l’Olocausto ne ha uccise 5 milioni; 20 è molto più grande di 5.  Allora tutto quello che si fa per ricordare l’Olocausto va bene, ma va malissimo quello che non si fa contro il tabagismo

Un esempio “mediatico” ?  Oggi 27 Gennaio varie istituzioni tuoneranno per ammonire a ricordare l’Olocausto, ad averne memoria, e va bene: ma il 31 Maggio è la Giornata mondiale contro il fumo, fenomeno che oltre ad aver ucciso 20 volte più di Hitler contro gli ebrei, diversamente dall’Olocausto esiste ancora.  Diamo un’occhiata ai siti :

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Politica Shoah/ Domani decimo giorno memoria, istituzioni in prima linea

Superstiti da Napolitano, Fini con Wiesel. Eventi in tutta Italia

Le istituzioni saranno protagoniste nella giornata. Il momento più solenne si svolgerà al Quirinale quando, alla presenza del capo dello Stato Giorgio Napolitano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta consegnerà le medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti. …“

[sito Notizie Virgilio 26/1/2010; sottolineatura mia]

Shoah, le istituzioni in prima linea
Napolitano: non si deve dimenticare

«Non dimenticare la shoah, e quindi operare tutto il possibile perchè ciò possa avvenire, è «un alto valore civile». Così Giorgio Napolitano ha salutato la posa della prima pietra di un memoriale della Shoah a Milano. Il Presidente in un messaggio, non ha voluto far mancare la sua approvazione ribadendo la necessità di «non dimenticare ciò che è stato in una fosca stagione della nostra storia». ” (sito “La Stampa”  al 26/1/2010)

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Ecco Presidente Napolitano: chi commenta le Sue parole ha ricevuto da Lei un apprezzamento per l’impegno con cui segue i problemi del tabagismo, ma sarebbe molto meglio se Lei scendesse in campo – e concretamente – anche contro il tabagismo.

 

Quante istituzioni, quanti politici, quanti Presidenti hanno fatto qualcosa contro l’epidemia di fumo ?  Nel 2009 nessuno; nel 2010 li aspetteremo il 31 Maggio, confrontando quanto hanno fatto per un fenomeno finito e quanto fanno per un fenomeno in corso, e magari consegnandogli un pallottoliere per vedere la differenza tra 2 e 20, o per ricordargli le parole dell’OMS e del Direttore Chan (del 2008) per darsi una sveglia :

Chaneappelloaipolitici

(“Rovesciare questa epidemia interamente prevenibile deve diventare una massima priorità per la salute pubblica e per i leader politici in ogni nazione del mondo”, OMS Rapporto MPOWER 2008).

Sveglia Presidente Napolitano ! Sveglia Presidente Fini !! sveglia Presidente Schifani !!!

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