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3 x Ustica = 1 giorno di sigarette (tutti i giorni)

 

IMMAGINA di essere un coltivatore :

è possibile! Immagina di avere centinaia … migliaia di ettari di diverse coltivazioni, in una regione arida e quindi dai frequentissimi incendi. Immagina che nel 1980 ci fu un incendio che nella piantagione Sud-23 bruciò 81 alberi da frutto, incendio che non si è ancora saputo se fosse casuale o (più probabile) doloso e con implicazioni politiche. Immagina di sapere da decenni che gli incendi più distruttivi si verificano sempre nella piantagione indicata con “Nord-Est 12”, dove ogni giorno bruciano circa 240 piante, tutti i giorni, con qualche leggera variabilità. Immagina che questa sia l’area prima in lista per numero di perdite. Immagina che i danni della piantagione Nord-Est 12 ti causino ogni anno la perdita di 85.000 piante, tutti gli anni. Tutto chiaro ?

Quale piantagione sarebbe nella tua mente tutti i giorni ? Quale sarebbe il tuo primo problema il primo incendio di cui discutere, per il quale cercheresti aiuto, consulenze, esperti e fondi pubblici: quello accaduto 31 anni fa e ormai definitivamente spento ? Oppure ti dedicheresti per primo all’area Nord-Est 12 ??

Se hai scelto la 2^ opzione stai affrontando i problemi della tua azienda razionalmente e in modo condivisibile. Se hai scelto la 1^ opzione stai facendo quello che oggi hanno fatto media, politici, e (purtroppo) anche le istituzione: rivangare su un problema certamente degno di discussione ma i cui danni SONO TERMINATI IL GIORNO STESSO, e sono stati limitatissimi.

3 x DC9Itaviaovale

=   

marlboro

ALLORA …

… se hai avuto la pazienza di arrivare fin qui, ci permettiamo qualche critica a quanto si mette in atto nello stabilire i criteri (ma senza dirlo esplicitamente, altrimenti la finzione viene svelata!) con cui viene stabilita l’importanza de “ I Problemi”.   Non si può non criticare non il fatto in sé che in questi giorni (e ogni 27 giugno) si parli dell’esplosione dell’aereo nei cieli di Ustica (nel 1980, 81 morti), ma che si dia spazio sproporzionato a questo, insieme al negare e al censurare (1) la strage quotidiana fatta dal tabagismo: 240 morti al giorno

L’incendio di Ustica si è spento il giorno stesso; l’incendio del fumo fa molti più morti ed è sempre accesso: oggi. 

Dietro il parlare di Ustica NON c’è interesse per la vita delle persone, ma esibizionismo.

     In questi giorni i media e i politici (2) non hanno lesinato in quanto a esibire posticcia “indignazione” (3) per le vittime, e ad ostentare il proprio conoscere i fatti (manifestando implicita e plateale ignoranza rispetto al fumo).  Giornali, serate, inchieste, tutti a discutere di un fatto che:

  • è miliardi di volte meno grave del tabagismo
  • ha fatto tanti morti quanti ne fanno le sigarette in solo 8 (otto) ore
  • è finito (mentre il tabagismo è ancora in corso)

          Poiché i criteri suddetti sono tra i peggiori che si possano adottare, critichiamo anche il far leva sulle vittime gridando “… ci sono 81 .. vergogna !!… strage di Stato !!” : vergognati TU, che non sai nemmeno far di conto, né capire la differenza tra un incendio spento e un incendio acceso.   Lì 81, qui 81 si fanno in 8 (otto) ore, cioè 240 al giorno; 11 milioni di dipendenti, qui 5.500.000 italiani che moriranno (la metà dei fumatori muore a causa delle sigarette) solo perché oggi sono fumatori e tu per salvarli stai indagando su “Ustica”. 

     Così Pino Pallino, lo zio di Caio,  il nipote di Tizio, la sua vita, la sua famiglia, la sua storia, non vale nulla se muore di fumo ma di botto diventa primario se muore “il giorno prima” nell’aereo di Ustica.  A Roma si dice “le chiacchiere stanno a zero” e infatti le immagini sopra mostrano che ogni giorno il fumo fa tanti morti quanti 3 “aerei di Ustica”, perché 81 x 3 fa proprio 243 che è il numero di morti da sigarette in Italia, al giorno, ogni giorno.

   DC9Itaviaovale+ DC9Itaviaovale +DC9Itaviaovale  marlboro

N.B. Questo articolo era stato scritto il 28/6/2010 : dopo un anno (27/6/2011) non è cambiato nulla: stessa esibizione di dolore, stesse interviste ai membri dell’associazione, stesso numero di fumatori morti.

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(1) Si censura nonostante, anzi forse si censura molto più, ora che i media gridano “attacco all’informazione !!” criticando la “legge bavaglio” (che limita moltissimo la possibilità di pubblicare di indagini e di intercettazioni).  Inoltre la censura più efficace è l’AutoCensura, quella che tutti mettiamo in atto per farci accettare dagli altri.

(2) Purtroppo lo hanno fatto anche le Istituzioni;  le prime 3 cariche dello Stato hanno (quantomeno) detto qualcosa circa “la strage di Ustica”, ma  insieme al continuare ad accettare il tabagismo.  Si sono rivolti anche ai “parenti delle vittime”, come se gli 85.000 morti annui da fumo non lo fossero.

(3) Una indignazione del tutto posticcia, melensa, e razzista, perchè discrimina negativamente e in modo assoluto tra categorie di persone: da un lato chi-muore-su-un-aereo-per-vicende-sospette-con-implicazioni-politche viene considerato degno del massimo interesse, dall’altro 11.000.000 di fumatori completamente e sistematicamente discriminati, annullati come persone e come tutto.

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